Voto: 7+
Prezzo medio: 24 €
Via Oratorio 1, Castel Gandolfo (Rm)
Giorno di chiusura: mercoledì
Tel: 069360226- 3392771110
La cornice stavolta è quella meravigliosa dei Castelli Romani, siamo a Castel Gandolfo. Su di esso, più di 400 anni or sono, ricaddero le magnanime e lungimiranti mire papaline, facendone residenza estiva di Sua Santità: per la precisione nel 1597 l’attuale Palazzo Pontificio venne ceduto con vendita forzata dalla famiglia Savelli alla Camera Apostolica, per poi essere nel 1608 dichiarato proprietà inalienabile della Santa Sede ad opera di Urbano VIII. Al giorno d’oggi possiamo ammirare lo splendore del piccolo borgo medioevale affacciato sul lago omonimo in un’atmosfera di pulizia ed ordine da cittadina Svizzera, come si conviene d’altronde ad una proprietà Pontificia…
La trattoria di cui vi parleremo si trova in un piccolo vicolo che collega la piazza antistante l’ingresso della Residenza Apostolica con una via panoramica sul lago: dagli unici due caratteristici tavoli in legno che si trovano davanti l’entrata del locale si può godere di entrambe le viste. Anche nell’accogliente interno della trattoria trovano posto pochi coperti, dando pertanto l’impressione della classica “fraschetta” (termine derivante dall’antico borgo di Frascata, l’odierna Frascati, in cui originariamente si svilupparono le mitiche fraschette, per poi prendere largamente piede in tutto il territorio dei Castelli Romani). Il servizio, seppur familiare e alla mano, si è rivelato cortese ed attento: ovviamente, dato il locale, non aspettatevi più di un bicchiere a testa…
Per primo abbiamo assaggiato fettuccine (freschissime e tagliate a mano) in due squisite varianti: al tartufo nero, ottime e dal sapore deciso, e con i funghi porcini, deliziosamente delicate e saporite ad un tempo, grazie anche alla straordinaria freschezza dei funghi in questione. In numero un po’ limitato i restanti primi piatti: tortellini, cannelloni e primo del giorno, che nel nostro caso consisteva in pennette all’ arrabbiata o lasagne in alternativa. La scelta dei formaggi come secondi è stata ampiamente ripagata: una ricca mozzarella di bufala fresca e succosa e un’ottima scamorza affumicata cotta a puntino, ricoperta da svariate fette di speck; da ricordare anche il cacio pecorino spolverato sulle fettuccine, dal sapore deciso come raramente si riscontra. I contorni ci hanno lasciato meno soddisfatti: peperoni arrosto e zucchine trifolate, in cui avevano trovato decisamente eccessivo spazio aglio e aceto (nei primi) e mentuccia (nelle seconde). Per innaffiare le generose porzioni, il modesto vino della casa a 5 euro, altrimenti si può sbirciare una carta dei vini ridotta all’osso ma tuttavia assolutamente apprezzabile in questa tipologia di locale.
In conclusione un’ottima trattoria all’insegna della freschezza e della genuinità, in cui magari fermarsi a pranzo dopo una piacevole e stuzzicante escursione mattutina nello splendido scenario del Parco Naturale dei Castelli Romani: il monte Tuscolo è a un quarto d’ora di macchina e offre interessanti proposte naturalistiche alla portata di tutti.
C.P. (21/8/2007)
Prezzo medio: 24 €
Via Oratorio 1, Castel Gandolfo (Rm)
Giorno di chiusura: mercoledì
Tel: 069360226- 3392771110
La cornice stavolta è quella meravigliosa dei Castelli Romani, siamo a Castel Gandolfo. Su di esso, più di 400 anni or sono, ricaddero le magnanime e lungimiranti mire papaline, facendone residenza estiva di Sua Santità: per la precisione nel 1597 l’attuale Palazzo Pontificio venne ceduto con vendita forzata dalla famiglia Savelli alla Camera Apostolica, per poi essere nel 1608 dichiarato proprietà inalienabile della Santa Sede ad opera di Urbano VIII. Al giorno d’oggi possiamo ammirare lo splendore del piccolo borgo medioevale affacciato sul lago omonimo in un’atmosfera di pulizia ed ordine da cittadina Svizzera, come si conviene d’altronde ad una proprietà Pontificia…
La trattoria di cui vi parleremo si trova in un piccolo vicolo che collega la piazza antistante l’ingresso della Residenza Apostolica con una via panoramica sul lago: dagli unici due caratteristici tavoli in legno che si trovano davanti l’entrata del locale si può godere di entrambe le viste. Anche nell’accogliente interno della trattoria trovano posto pochi coperti, dando pertanto l’impressione della classica “fraschetta” (termine derivante dall’antico borgo di Frascata, l’odierna Frascati, in cui originariamente si svilupparono le mitiche fraschette, per poi prendere largamente piede in tutto il territorio dei Castelli Romani). Il servizio, seppur familiare e alla mano, si è rivelato cortese ed attento: ovviamente, dato il locale, non aspettatevi più di un bicchiere a testa…
Per primo abbiamo assaggiato fettuccine (freschissime e tagliate a mano) in due squisite varianti: al tartufo nero, ottime e dal sapore deciso, e con i funghi porcini, deliziosamente delicate e saporite ad un tempo, grazie anche alla straordinaria freschezza dei funghi in questione. In numero un po’ limitato i restanti primi piatti: tortellini, cannelloni e primo del giorno, che nel nostro caso consisteva in pennette all’ arrabbiata o lasagne in alternativa. La scelta dei formaggi come secondi è stata ampiamente ripagata: una ricca mozzarella di bufala fresca e succosa e un’ottima scamorza affumicata cotta a puntino, ricoperta da svariate fette di speck; da ricordare anche il cacio pecorino spolverato sulle fettuccine, dal sapore deciso come raramente si riscontra. I contorni ci hanno lasciato meno soddisfatti: peperoni arrosto e zucchine trifolate, in cui avevano trovato decisamente eccessivo spazio aglio e aceto (nei primi) e mentuccia (nelle seconde). Per innaffiare le generose porzioni, il modesto vino della casa a 5 euro, altrimenti si può sbirciare una carta dei vini ridotta all’osso ma tuttavia assolutamente apprezzabile in questa tipologia di locale.
In conclusione un’ottima trattoria all’insegna della freschezza e della genuinità, in cui magari fermarsi a pranzo dopo una piacevole e stuzzicante escursione mattutina nello splendido scenario del Parco Naturale dei Castelli Romani: il monte Tuscolo è a un quarto d’ora di macchina e offre interessanti proposte naturalistiche alla portata di tutti.
C.P. (21/8/2007)
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