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domenica 27 aprile 2008

La Locanda Sabina

Voto: 7 ½
Prezzo medio: 25 €
Via G. Garibaldi 78, Palombara Sabina (Rm)
Giorno di chiusura: giovedi
Tel: 3334039033-3471958273
Web: http://www.lalocandasabina.it/
Come vuole la tradizione il 25 aprile, celebrazione della Liberazione d’Italia dall’ occupazione nazifascista, è propizia occasione per la classica gita fuori porta, complici anche le prime belle giornate di primavera, e le tradizioni si sa…vanno rispettate! Ci siamo così immersi nella bucolica campagna sabina, terra affascinante e ricca di specialità, fino a giungere a Palombara Sabina, regno di placida quiete a soli 30 km dal caos cittadino.
Dopo aver sorbito un aperitivo sul belvedere del grazioso borgo, da cui lo sguardo si perde nella rilassante campagna circostante, ci siamo messi “alla caccia” di un buon indirizzo a cui affidare l’arduo compito di lenire i nostri famelici languori, sollecitati per di più dall’aria campestre, proverbialmente latrice di sano appetito. Mossi così da cotanta brama, abbiamo individuato la gradevole e accogliente Locanda Sabina del buon Andrea, sommelier e attento padrone di casa: la sua disponibilità a modificare dei piatti del menù, per particolari esigenze alimentari (leggi vegetariane) della mia compagna, ci ha fatto immediatamente una buona impressione. A confermarla è stata poi l’orgogliosa rivendicazione (non ostentazione, ndr) dei prodotti usati in cucina, tutti rigorosamente di qualità e provenienti dal territorio: uno su tutti lo straordinario olio della sabina DOP.
Su consiglio del valente padrone di casa abbiamo provato quello che più volte in passato ci ha riservato note assai dolenti: il vino della casa. Stavolta invece siamo rimasti molto soddisfatti dal gradevolissimo Castelli Romani DOC cantina Villafranca, proposto tra l’altro ad un prezzo più che onesto.
Dobbiamo ora cominciare il resoconto con un appunto, dovuto all’ assenza di tre primi presenti in menù, giustificato però dalla natura di cacciagione dei suddetti piatti (natura che li rende disponibili, su scelta del proprietario, solo quando freschi). Ripieghiamo allora su delle delicate e gustose pappardelle asparagi e speck, in lauta razione, insieme alle ottime tagliatelle con funghi porcini, rucola e grana dal gusto molto equilibrato e un’ unghia migliori delle prime.
Per secondi coniglio alla cacciatora, molto buono e appetitoso ma poco carnoso, e spiedini di castrato con olio DOP di Palombara davvero superbi. Contorni di patate al forno eseguite a regola ma freddine, e broccoletti ripassati e preservati nell’ originale retrogusto amarognolo, che però è risultato un pò eccessivo. In conclusione del pasto ci sono stati serviti: un caffè dal buon aroma ma dalla crema sottile e leggermente sottoestratto, un ottimo limoncello dal sapore molto deciso e un rum dominicano (Ron Bermudez Aniversario 12 años) tostato al caffè semplicemente sen-sa-zio-na-le! Il lieve rammarico di scoprire un coperto di 2 euro a persona, sempre un po’ seccante, è stato cancellato all’istante dall’ inconsueto quanto apprezzato gesto di vederci offrire caffè, limoncello e rum: bravi.
Un plauso meritato per la passione-dedizione-competenza del proprietario-sommelier, capace di scegliere proposte di qualità: cortesia di un servizio sempre puntuale e prezzi onesti completano il quadro di questa graziosa locanda, di recente avviamento: se è vero che chi ben comincia è solo a metà dell’opera…torneremo presto a visitarla, e vi consiglio di fare altrettanto!
C.P. (25/4/2008)

martedì 8 aprile 2008

Ristorante Primavera (da Vladimiro)

Voto: 7-
Prezzo medio: 21 €
Via Sabaudia 28, Roma (zona Prenestino)
Giorno di chiusura: sempre aperto
Tel: 0621800208

Eccoci a parlarvi di un ristorante che più volte ci ha visti come avventori, presentando a volte qualche pecca, ma anche diverse virtù. Cominciamo col dire che il ristorante (e pizzeria) è composto da tre grandi sale, di cui due rustico-popolar-magnerecce e la terza per cerimonie di basso profilo, seppur esteriore non sostanziale; dato il grande numero di tavoli in genere non è necessario prenotare, ma tenete conto che il fine settimana l’afflusso è davvero notevole.
Dalla ridottissima (e modesta) lista dei vini scegliamo un Falernus dei Castelli Romani, rivelandosi una scelta tutt’altro che disprezzabile. Per l’antipasto ci dirigiamo verso il buffet, davvero...pantagruelico! Vastissimo l’ assortimento da cui attingere: verdure grigliate, pesce, carne e fritti a volontà (durante la settimana la scelta è ovviamente più modesta, ma sempre più che sufficiente).
Diciamo subito che non è il posto più adatto per maniaci salutisti o irriducibili seguaci di diete ipocaloriche: le porzioni sono più che generose (per primo consigliamo le mezze porzioni se si vuole terminare il pranzo senza avere ripercussioni digestive!) e i condimenti assolutamente in linea con l’entità delle suddette.
Diamo dunque il via alle danze, cercando di orientarci tra le numerose proposte della cucina: gli spaghetti alle vongole, eccezion fatta per il fastidioso guazzetto d’olio, sono davvero gustosi, piccanti e al dente; da provare anche gli spaghetti alla forma con pomodorino fresco, ripassati in una forma di parmigiano scaldata (il parmigiano dei nostri aveva però risentito di una ripassata frettolosa, restando raggrumato in parte).
Proseguendo nell’ittico leitmotiv assaggiamo quindi rombo ed orata alla griglia, entrambi un po’ sciapini ma ben cotti: meglio però la seconda; grigliata mista gustosa ma un po’ scarna (in confronto alle altre porzioni). Patate al forno perfette, fritte buone, cicoria piccante ma “molliccia”.
I dolci non sono di produzione propria, e già questo ci fà storcere un po’ il naso, d’altra parte in positivo annotiamo che le alternative sono anche qui molteplici: noi abbiamo provato torta di mele, mimosa e tiramisù (pan di spagna in luogo dei savoiardi…grr!), discrete ma tutto sommato ordinarie. Caffè (servito freddino) con crema sottilissima e puntualmente sottoestratto…ma è tanto difficile fare un buon caffè??
Ristorante di poche pretese che fà però della quantità e della sostanza dei validi punti di forza: se non si è alla ricerca di una ristorazione raffinata, lo stomaco e il portafogli resteranno soddisfatti.
C.P. (29/3/2008)