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lunedì 5 novembre 2007

Bar Trattoria Posticciola

Voto: 7+
Prezzo medio: 16 €
Piazza del Popolo, Posticciola (Rt)
Giorno di chiusura: lunedì
Tel: 0765708012

Posticciola (mt. 570 s.l.m.) è un piccolissimo e caratteristico borgo medievale (circa 30 le abitazioni dei residenti) nel cuore della valle del Turano, ad un’ora di macchina dalla capitale.
Il bar trattoria Posticciola è l’unico esercizio commerciale presente e funge da bar, trattoria, tabaccheria e giornalaio. Su consiglio di un amico l’abbiamo provato e posso tranquillamente affermare che mai indicazione fu più ben motivata! Elena e Dino, i due proprietari e gestori, garantiscono un servizio simpatico e attento; in particolare Elena, con le sue manine d’oro, assicura una cucina gustosa e genuina oltre ogni rosea aspettativa! D’altra parte, dopo aver ordinato delle patate fritte, vedere Dino uscire dalla dispensa tenendo tra le ruvide mani 5 o 6 grosse patate ancora interrate la dice lunga sul tipo di cucina che troverete qui…
Unica nota un po’ negativa è l’ambiente spartano in cui mangerete, ma in fondo a pensarci bene contribuisce anche quello alla genuinità paesana che abbiamo tanto apprezzato.
Prima del pasto ci siamo visti servire delle gustosissime frittelle (3 o 4 a testa!) per accompagnare un piatto di ottimi salumi misti e freschissimo formaggio tipo pecorino. I primi sono indubbiamente il pezzo forte di Elena. I ravioli con ricotta e spinaci stupiscono per la freschezza del ripieno, la polenta con spuntature e salciccia servita su una tavolozza di legno è perfetta nella consistenza dell’impasto, gli gnocchi servitici sia con sugo di salciccia che con pomodoro e basilico sono in assoluto i più buoni che abbia mai assaggiato, si sciolgono letteralmente in bocca, niente a che vedere con la versione “gommosa” che ci propinano nella maggior parte dei ristoranti. I condimenti sono senza dubbio eccellenti per la qualità mentre peccano leggermente in quantità (ma potete tranquillamente presentarvi piatto in mano in cucina dove la premurosa Elena provvederà a riparare all’inconveniente). Abbiamo poi assaggiato delle buone pappardelle funghi piselli e salciccia, gustose fettuccine ai funghi porcini e un ottima lasagna, a mio avviso preferibile in versione vegetariana con pomodoro che con sugo al ragù.
Secondi buoni ma un gradino sotto i primi: spezzatino di pollo alla cacciatora e rollè di maiale gustosi ma troppo speziati e bistecca ai ferri saporita e di buona cottura ma di taglio non eccezionale. In chiusura del pasto abbiamo assaggiato due crostate letteralmente deliziose, delicata quella al limone, una vera ghiottoneria quella alle more, e una discreta millefoglie colpevolmente spacciata per un tiramisù. Caffè e amaro posticciola (in realtà abruzzese) serviti al banco dalle famigerate “manone” del buon Dino terminano un pasto che ci lascia assolutamente soddistatti sia nello stomaco che nel portafogli!
Per favorire la digestione, prima di tornare allo stress cittadino, consigliamo una passeggiata fino alla diga del lago Turano, il breve sentiero che porta al ponte vecchio che la tradizione vuole sia stato attraversato da Beatrice Cenci, nonché due passi nei tortuosi vicoli del delizioso borgo antico fino a giungere al belvedere sulla valle del Turano.

C.P. (1/1/2007)

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