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mercoledì 20 maggio 2009

Il Paradiso Terrestre

Voto: 7,5
Prezzo medio: 40 euro
Via delle Capannelle 142, Roma
Giorno di chiusura: mercoledi
Tel: 0672900-285/324

Quello di cui vi parliamo oggi è un ristorante in zona Capannelle, il Paradiso Terrestre, che dal 1944 offre oltre alla normale ristorazione anche la disponibilità per ricorrenze, ricevimenti e meeting. Immersa nel verde del parco degli acquedotti e circondata da un ampio parcheggio, la grande struttura può ospitare un elevato numero di persone. Peccato che alcune sale risentano di arredi eccessivamente old-fashoned. Potendo scegliere, consigliamo vivamente la sala entrando a sinistra, con taglio più moderno e completamente vetrata, che offre una splendida visuale sulle rovine del parco degli acquedotti. Nel grande atrio trova posto il pantagruelico menù a buffet, che con 12 euro vi permette di attingere liberamente alle fresche squisitezze proposte.
Il servizio si è mostrato attento ma non fastidioso, sebbene sia scivolato nell’offerta del vino, presentatoci come “una falanghina”, “un greco di tufo” ecc, eludendo per di più l’assaggio del medesimo. Pane fresco e fragrante, guardaroba gratuito a disposizione dei clienti, carta dei vini solo su richiesta e menù delle portate ridotto all’osso e indegnamente stampato su un foglio volante, a completare il quadro preliminare.
Passiamo quindi alla descrizione dei cibi: per primo abbiamo assaggiato i tonnarelli allo scoglio, di ottima cottura e qualità delle materie prime, che però scarseggiavano un po’ in quantità. I secondi di pesce non hanno tradito le aspettative: ottimo e abbondante l’arrosto misto di astice, mazzancolle e gamberi, croccante ma un po’ sciapino il fritto misto di calamari e gamberi, fresche e cotte in modo giusto sia l’orata che la spigola. Ad accompagnare le ittiche portate (anche fisicamente nell’atto dell’arrivo al tavolo, e non è cosa da poco in genere) patate fritte gustose ma scarsine, cicoria ripassata molliccia e con troppo aglio, e uno strepitoso carciofo alla romana, morbido e aromatico.
Chiusura in grande stile col capitolo dolci, che conferisce un buon mezzo punto al voto finale: fragole con panna leggerissima, delizioso profiteroles ricoperto di crema al limone e ottimo tiramisù leggero ma con i savoiardi leggermente troppo inzuppati. In chiusura del pasto caffè dalla crema elastica ma appena sovraestratto. Peccato in un ristorante del genere non vedersi offrire un digestivo, ma questo gesto sembra a quanto pare ormai appartenere ad un'altra epoca.
In conclusione una ristorazione di buona qualità a prezzi ragionevoli.

C.P. (29/3/2009)

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