Google

venerdì 12 dicembre 2008

Arte e Vino


Voto: 7½
Prezzo medio: 30 €
Corso della Repubblica 49, Castel Gandolfo (Rm)
Tel: 069360202
Web: www.arteevino.it


In una gelida serata di inizio inverno, siamo tornati a visitare l’incantevole borgo di Castel Gandolfo. Alquanto infreddoliti varchiamo quindi la porta di questa trattoria-enoteca il cui nome le rende davvero giustizia. Sono infatti due i particolari che risaltano immediatamente all’ occhio: le innumerevoli bottiglie di vino e grappa che trovano posto sulle pareti, e le soluzioni artistiche con cui sono state arredate le varie salette: in una piacevole atmosfera soffusa spiccano ovunque notevoli pezzi di antiquariato, che rendono importante la già elegante e romantica atmosfera in cui si viene inevitabilmente avvolti appena entrati.
L’accoglienza è stata molto attenta e curata, anche se forse l’atteggiamento un po’ forzato del cameriere è risultato un pò troppo invadente. Il locale si suddivide in molteplici salette: noi abbiamo provato quella degli specchi, per una cenetta romantica vi consigliamo senza dubbio la sala delle grappe, dove trova posto un solo ed intimo tavolino. Il locale propone anche, su richiesta, la possibilità di un percorso enogastronomico: si scende attraverso un’angusta scaletta nel suggestivo grottino, dove si può avere a disposizione un sommelier che assecondi le richieste enologiche o che in alternativa proponga un percorso attentamente giustificato e spiegato. Nel grottino vi è anche la possibilità di allestire un tavolino attorniato da decine di piccole candele, dove condurre ad intimo desco la vostra dolce metà…siamo convinti che il risultato possa essere davvero notevole. Il locale dispone anche di un'altra sala piuttosto grande, oltre ad una ulteriore location in un caratteristico vicolo di Marino dove un’elegante fraschetta (la contraddizione è voluta) è a disposizione per feste private.
Ma veniamo al dunque. Su proposta del cameriere inizia il trionfo di antipasti bagnati da un eccellente frascati DOC: corposa storia di formaggi con miele, uvetta e noci, meno interessante l’esigua storia di salumi con aceto balsamico, buone le bruschette con guanciale, deliziosi gli involtini di albicocca prugne e guanciale, fagioli all’uccelletto pressoché perfetti, saporitissime patate con pancetta e formaggio pressofuso, assaggini di polenta con ragù, sfizioso radicchio con pompelmo e rape con semi di girasole. Dopo gli antipasti apprezziamo il cambio delle posate, e proseguiamo assaggiando un onesto Castelli Romani Doc, che però ha pesato un po’ troppo sul conto. Sui primi dobbiamo sottolineare un grave scivolone della cucina, che ha confuso due piatti su quattro, recuperandone però uno con un assaggio omaggio. La specialità della casa sono le zuppe, presentate in una pagnotta di pane casereccio svuotata della mollica: davvero da premiare l’ idea e soprattutto la bontà. Noi abbiamo assaggiato, in ordine crescente di gradimento, quella buona di funghi, quella ottima di farro e noci e quella sensazionale di castagne. Non hanno assolutamente sfigurato i maccheroncini cacio e pepe in tegamino, ottima la cremosità e perfetta la mantecatura, da preferire a quelli cacio e menta, dal condimento poco amalgamato e rappreso.
Al termine del pasto un caffè da dimenticare, tiepido e palesemente sottoestratto, una grappa Torba Nera e uno squisito passito di fragolino offerto dalla casa. In considerazione della particolarità del locale e della cura posta nel servizio e nella preparazione delle portate, il conto appare davvero contenuto e ben giustificato: un locale consigliato per una serata appagante.

C.P. (21/11/08)

Nessun commento: